Meglio chiarire subito: se vuoi abbassare il colesterolo la preghiera non funziona. Ci abbiamo provato, non è servito a niente. C’è bisogno di pazienza e forza di volontà. Stessa cosa dicasi per la magia: le uniche carte che ti consigliamo di far leggere a qualcuno sono gli esami del sangue dal tuo medico di fiducia. Ora torniamo al tasto dolente: la volontà. Immaginiamo cosa starai pensando in questo momento. Come si permettono questi loschi individui di chiedere a me, proprio a me, di rinunciare al panino con la mortadella. Alla salamella. Ai wurstel. O alla cara busta di patatine che sgranocchi mentre imprechi davanti al televisore perché la tua squadra di calcio sbaglia un calcio di rigore all’ultimo minuto. Oppure alla soddisfazione di sorseggiare una bella bibita gasata sotto il sole infernale che t’imbrunisce la pelle in pieno agosto.
Non è facile, ne siamo consapevoli. E non è solo una questione di volontà personale. Spesso incappiamo in meccanismi di coercizione che ci spingono a determinati comportamenti che strizzano l’occhio al colesterolo, facendoci smarrire la retta via. Ci sono, infatti, delle situazioni in cui per una serie di motivi non riusciamo a divincolarci. Per questo motivo abbiamo immaginato alcune situazioni di vita quotidiana dove puoi utilizzare qualche espediente per rendere meno amaro il tuo percorso di “disintossicazione” da cibi, bevande e stili di vita che boicottano la tua intenzione di abbassare il colesterolo.
Lo sappiamo, a tavola è difficile dire di no. Un po’ perché combattiamo con la parte di noi che ingurgiterebbe anche le gambe del tavolo, un po’ perché – come si dice dalle mie parti – “fa brutto” rifiutare una porzione extra di lasagna al forno cucinata dal proprio partner o dalla propria suocera. Qualcuno potrebbe offendersi. Inutile precisare che quando è la propria madre a cucinare, l’opzione di rifiuto non è nemmeno contemplata nelle possibili risposte. Il problema non sorge soltanto quando siamo ospiti. Ad esempio è sufficiente pensare alle madri che hanno come figlie delle giovani donne molto attente al girovita, talvolta fin troppo attente. In questo caso subentra anche il timore da parte dei genitori di far disinnamorare eccessivamente le figlie al cibo e quindi si tende a non disdegnare l’abbondanza a tavola.
Insomma, tante situazioni che in un modo o nell’altro vi distraggono da quello che è il vostro obiettivo, ovvero abbassare il colesterolo. Quindi cosa si può fare affinché non si smarrisca la retta via? Il nostro consiglio è di inculcare nei vostri cari un principio che fin troppo spesso non viene considerato: una cosa saporita non deve essere necessariamente grassa. Adottare una sana alimentazione non comporta rinunciare al gusto. Tutt’altro. Come è stato ribadito dalla dottoressa Clara Vitale, biologa nutrizionista che abbiamo ascoltato in una precedente intervista pubblicata su questo blog, una dieta anticolesterolo può comprendere pietanze molto succulenti, persino i dolci “se preparati con un pizzico di astuzia”.
Inculcare nei vostri affetti quella mentalità per cui la qualità è più importante della quantità senza che la soddisfazione del palato sia compromessa può rappresentare un passo importante. Per voi e per loro.
Che noia! Diciamocelo tranquillamente, non vedevamo l’ora che finissero le scuole superiori per mettere in cantina quella maledetta tuta in poliestere. Il sudore, la fatica, la pelle che si irrita. E poi perché dovrei destinare quel poco di tempo libero a disposizione in un’attività che mi stanca e quindi mi fa sentire peggio di prima? Sono tutte riflessioni che sicuramente non vi risulteranno inedite.
Forse voi e l’allenamento siete partiti con il piede sbagliato, dovreste ricominciare daccapo. Datevi un’altra chance. Probabilmente in passato non avete avuto l’incentivo giusto. E in questo momento, erroneamente, pensate sia troppo tardi. Ma non è così. Riconsiderate la vostra relazione con la ginnastica partendo da alcuni spunti.
Pensate ad alcuni benefici che potreste ottenere, a partire dall’aspetto fisico. Perdere qualche kilo non può sicuramente ledere alla vostra immagine. Anzi. La vostra autostima potrebbe conoscere un lieto incremento. Un altro consiglio che vi diamo è di non pensare alla ginnastica solo ad un’attività finalizzata al sudore. L’esercizio fisico può essere qualcosa di divertente, oltre che un pretesto per condividere momenti in amicizia e coltivare nuove conoscenze. Svolgere attività fisiche con amici come ad esempio ballare, andare in bici o semplicemente farsi lunghe passeggiate diverrebbero senz’altro meno faticose, non trovate?
Il movimento fisico sarebbe pretesto per condividere momenti in amicizia, conoscere nuove persone, mettersi in competizione con sé stessi, spezzare la routine quotidiana e soprattutto divertirsi. Tra una risata e l’altra non vi sarete neanche accorti che intanto state raggiungendo la meta che vi siete prefissati all’inizio del percorso: abbassare il colesterolo.
Quando hai il colesterolo oltre i 200 mg/dl non sempre bastano una sana alimentazione e l’allenamento fisico. Valicata questa soglia avete bisogno di un aiuto esterno. Se il vostro colesterolo è grave, ovvero supera i 300 mg/dl, non avete molte alternative alla soluzione farmacologica rappresentata dalle statine. Sappiamo che non è l’ideale perché le statine comportano una serie di spiacevoli effetti collaterali come mialgia, spossatezza e nausea, ma in questi casi i medici tendenzialmente indicano al paziente questo tipo di terapia. Se, invece, il vostro colesterolo è al di sotto dei 300 mg/dl e sopra i 200 mg/dl avete maggiore libertà di scelta.
Sul mercato degli integratori ci sono tante opzioni. Tra le soluzioni più gettonate ci sono gli integratori a base di riso rosso fermentato, ma così come ha ribadito l’EFSA, ovvero l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, il riso rosso fermentato comporta gli stessi effetti collaterali delle statine.
In casi di ipercolesterolemia lieve e moderata vi consigliamo una soluzione naturale al 100%.
Si chiama Nurvast, il nutraceutico a base di estratto secco di mela annurca riesce ad abbassare il colesterolo senza alcun effetto collaterale.