Il riso rosso fermentato è un rimedio naturale per abbassare il colesterolo, ma c’è da fare un’importante precisazione. Sull’argomento, infatti, sembra esserci un po’ di confusione. È vero che è una soluzione naturale, ma presenta effetti collaterali analoghi alla soluzione farmacologica.
Talvolta suggerita dal medico di fiducia in alternativa alle statine. E in questo caso nessun problema. Altre volte, invece, intrapresa in completa autonomia. Incautamente. Proprio perché ritenuta una soluzione innocua, in quanto naturale, si perde la percezione del pericolo di un utilizzo controindicato. Complice anche un’informazione fin troppo spesso, altrettanto incautamente, approssimativa e confusa sull’argomento.
Perciò è giusto ribadirlo nuovamente: il riso rosso fermentato, seppur naturale, presenta alcune insidie al pari delle statine. E il motivo ha un nome e un cognome: monacolina K. Si tratta di una molecola che in seguito al processo di fermentazione altera la composizione chimica del riso. La monacolina K presenta una struttura chimica praticamente identica alla lovastatina. E la lovastatina, come suggerisce il nome, è una statina a tutti gli effetti. Con i suoi pro e i suoi contro.
Nasce, quindi, come rimedio contro la dissenteria e i problemi digestivi nella medicina popolare cinese, ma negli ultimi anni il Monascus purpureus è entrato a pieno titolo nella schiera di soluzioni per fronteggiare il colesterolo alto. E non solo. Talvolta viene suggerito anche per la generica prevenzione cardiovascolare.
Ma, come accennato in precedenza, se assunta senza prescrizione medica può indurre ad effetti indesiderati. A questo riguardo è stata pubblicata una ricerca sul British Journal of Clinical Pharmacology riportata anche sul sito della fondazione Umberto Veronesi.
Uno studio approfondito sui rischi legati all’assunzione di integratori contenenti riso rosso fermentato. Tra le reazioni avverse si sono registrati dolori muscolari, mialgia, rabdomiolisi (rottura delle cellule), reazioni gastrointestinali, danni epatici e reazioni cutanee. In sintesi, il dato che emerge è che i rischi legati all’assunzione del riso rosso fermentato sono molto simili a quelli annessi all’assunzione delle statine.
Non solo. Di recente anche l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha evidenziato le analogie molecolari tra la monacolina K e la lovastatina, evidenziando i pericoli di un utilizzo improprio e non controllato del riso rosso fermentato.