Rosa canina: che sia un tesoro che abbiamo tutti i giorni davanti agli occhi senza accorgercene? La rosa canina, infatti, è uno dei fiori più comuni in Italia. Si tratta di una delle rose spontanee più presenti sul nostro territorio. È facile poterla scrutare nelle siepi e in prossimità dei boschi. Il nome “canina” è dovuto a Plinio il Vecchio (scrittore, ammiraglio e naturalista romano) che affermò come un decotto delle sue radici guarì un soldato romano dalla rabbia. Ma, probabilmente, neanche Plinio il Vecchio avrebbe potuto immaginare che la rosa canina potesse essere in grado di avere un effetto preventivo per le infezioni del tratto urinario per le donne sottoposte a parto cesareo. Come, invece, ha dimostrato uno studio internazionale.
L’obiettivo dei ricercatori: rilevare l’effetto dell’estratto di frutto di Rosa canina sulle infezioni urinarie per le donne sottoposte a cesareo. È noto, infatti, che il taglio cesareo incrementi il rischio di infezioni urinarie poiché contempla alcune procedure come ad esempio la cateterizzazione. Lo studio clinico, randomizzato in triplo cieco, ha coinvolto un campione di 400 donne che hanno fatto un parto cesareo. Le 400 donne sono state suddivise in due gruppi da 200. Le componenti di entrambi i gruppi hanno assunto una capsula per due volte al giorno. Un gruppo ha assunto capsule a base di rosa canina (500 mg), le quali contenevano anche 880 mg/100 mL di vitamina C e flavonoidi come la quercetina, nota per l’azione antibatterica. All’altro gruppo, invece, è stato sottoposto un placebo.
La sperimentazione è partita dal secondo giorno dopo il parto cesareo e per i diciotto giorni successivi. Con un monitoraggio delle colture urinarie delle pazienti previsto per diverse volte durante il trattamento. Dal settimo al decimo giorno, si è registrata una lieve diminuzione del rischio di infezione urinaria per il gruppo sottoposto al trattamento rispetto al gruppo placebo, ma in una misura non significativa. L’esito più rilevante è emerso al ventesimo giorno, ovvero al termine del trattamento.
Dopo venti giorni, solo tre donne del gruppo sottoposto alla rosa canina avevano contratto un’infezione urinaria contro le diciannove del gruppo placebo.
I ricercatori, dunque, ritengono che la rosa canina possa essere una soluzione positiva per le donne che hanno subìto un parto cesareo affinché possa essere ridotto il rischio di infezioni urinarie probabilmente grazie all’alto contenuto di vitamina C e alle proprietà antiossidanti. Tuttavia si considera necessario approfondire l’argomento con ulteriori studi in modo da comprenderne meglio effetti e dosaggi.
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